Storia dello smalto per unghie: quando è nato lo smalto rosso?
Fin dai tempi più antichi, la cura delle unghie ha rappresentato uno status sociale, attribuendo potere e definendo le gerarchie.
Nelle diverse epoche, sono molte le mode che si sono succedute, portando a una continua evoluzione della manicure e delle sue tecniche. Dall'utilizzo di pigmenti naturali, passando per l'iconico smalto rosso fino ai gel professionali degli ultimi anni, la manicure è diventata un fenomeno che coinvolge e appassiona proprio tutti.
In questo articolo, vi porteremo alla scoperta dei passaggi più significativi della storia dello smalto per unghie, un viaggio millenario che non potrà non conquistarvi.
Quando è nato lo smalto per unghie?
La storia della nail art ha origini antiche, con le sue radici nella Mesopotamia, dove i guerrieri babilonesi furono i primi a colorarsi le unghie con la polvere di stibnite, un minerale grigio, prima di andare in battaglia. Lo scopo era impressionare e intimidire il nemico.
I primi smalti per unghie furono sviluppati in Cina intorno al 3000 a.C. I nobili utilizzavano una miscela di cera d'api, albume d'uovo, gelatina, gomma arabica e polvere colorata ottenuta da fiori e piante per colorare le unghie.
Le donne dell'antica Cina si dipingevano le unghie come segno di salute e ricchezza. I colori cambiavano seguendo la moda: la dinastia Ming prediligeva lo smalto rosso e nero, mentre la dinastia Zhou preferiva tonalità più tenui, come oro e argento.
Anche gli egiziani furono tra i primi a dipingersi le unghie in segno di potere, usando una pasta di henné. Le donne di alto rango, come le regine Nefertiti e Cleopatra, utilizzavano tonalità di rosso, mentre quelle di rango inferiore optavano per colori più chiari. La popolazione degli Inca fu pioniera nella nail art, decorando le unghie con disegni di aquile.
Unghie e smalto: un viaggio millenario
Nella Roma antica, l'uso dello smalto per le unghie era riservato alle classi sociali più elevate. Le donne romane utilizzavano una resina chiamata sangue di drago per ottenere una tonalità rossa intensa e altre tinture vegetali, come l'henné. Oltre alla bellezza estetica, la cura delle unghie era associata a pratiche religiose e rituali.
Anche nel Medioevo e nel Rinascimento, la cura delle mani rappresentava un simbolo di eleganza. Nel Medioevo, nonostante l'igiene personale fosse trascurata dalle classi povere, i nobili consideravano le unghie curate un segno di raffinatezza.
Nel Rinascimento, l'arte e la cultura influenzarono anche la cura delle unghie, e le donne iniziarono a utilizzare sostanze naturali come il rosso di cocciniglia per colorarle. Sebbene non esistesse ancora lo smalto come lo conosciamo oggi, la cura delle mani divenne più elaborata, con l'uso di oli esotici come il gelsomino e l’olio di oliva.
La storia della nail art negli anni '20
Lo smalto moderno simile a quello attuale nacque negli anni '20 del XX secolo, quando si sviluppò una formula simile a quella usata per la vernice delle automobili. Con l'ascesa delle star di Hollywood e delle prime pubblicità di bellezza, la manicure divenne un fenomeno di massa.
Instagram @ritahayworthforever
Star come Rita Hayworth lanciavano tendenze con unghie dipinte in colori audaci. Marchi come Revlon, fondato negli anni '30, introdussero smalti con una finitura brillante e una gamma di colori mai vista prima. La bellezza venne finalmente democratizzata, rendendo la manicure accessibile a tutte le donne.
La nascita dello smalto rosso per unghie
Lo smalto rosso per unghie divenne popolare con la formula innovativa di Revlon nel 1932. Questo colore divenne subito simbolo di seduzione e sicurezza, esprimendo forza e fascino. Durante gli anni '40, lo smalto rosso acquisì un valore simbolico di resilienza femminile, mentre le donne cominciavano a lavorare durante la guerra.
Come si portavano le unghie negli anni '60 e '70?
Gli anni '60 furono caratterizzati da una creatività esplosiva nella moda, influenzata da icone come Twiggy e i Beatles. Le unghie erano generalmente portate corte, con forme ovali o arrotondate. I colori pastello, come il lilla, il giallo pallido e il rosa baby, dominavano la scena, riflettendo la moda giovanile e psichedelica dell'epoca.
Che smalto usava Marilyn Monroe?
L'icona di bellezza Marilyn Monroe era famosa per il suo stile impeccabile. Uno degli smalti rossi che si ritiene fosse tra i suoi preferiti era un rosso con una sfumatura rosata, vivace e sofisticato simile al nostro Marilyn.
Instagram @marilynmonroe
Quando nasce lo smalto semipermanente?
Lo smalto semipermanente nasce nei primi anni 2000 e rivoluziona il mondo della manicure. Nel 2010, uscì il primo sistema che combinava la praticità dello smalto tradizionale con la durata di un gel, polimerizzato sotto lampada UV o LED. Questo ha permesso alle donne di avere mani perfette per settimane, senza ritocchi frequenti.
Dallo smalto unghie alla manicure professionale
Oggi, l'industria della manicure è un settore dinamico e innovativo. Le opzioni per la cura delle unghie sono varie: dagli smalti semipermanenti ai gel e acrygel, fino alle decorazioni artistiche più stravaganti. Il marchio Passione Beauty è un riferimento per gli esperti della nail art e continua a evolversi, offrendo prodotti sempre al passo con le ultime tendenze.